È morto oggi Andrea Purgatori: aveva 70 anni. Il giornalista, sceneggiatore, autore è deceduto questa mattina in un ospedale di Roma. Lo si apprende in ambienti di La7, dove aveva condotto l’apprezzata trasmissione ‘Atlantide’. Purgatori si era fatto conoscere, dalle pagine del Corriere della Sera, per i suoi articoli sul terrorismo e in particolare per la sua inchiesta sulla Strage di Ustica, a cui si dedicò per molti anni. Su Ustica scrisse anche la sceneggiatura di ‘Il muro di gomma’, diretto da Marco Risi. Era stato anche attore nel film ‘Fascisti su Marte’ diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic. Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia. Era membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 era membro del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). Dalla stagione televisiva 2017-2018 conduceva su LA7 la nuova edizione di Atlantide, per il quale aveva ricevuto il Premio Flaiano 2019 come Miglior programma culturale. Nell’autunno del 2022 è stato protagonista della docu-serie di Netflix ‘Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi’. «Perdiamo un autore, un giornalista vero, di tacchi e suole consumate, che ci lascia tanto e ci ha insegnato tanto, a me per primo. Un lascito che non andrà disperso, che cercheremo di applicare a quello che faremo, tutti i giorni di qui in avanti. Questa sera, nel suo mercoledì, andrà in onda l’ultima puntata di Atlantide sulle stragi di mafia fatta assieme e trasmessa a maggio per chiudere la stagione. Una puntata a cui Andrea aveva lavorato con tutte le sue forze e la sua tenacia in condizioni già non facili. Era una replica che avevamo pianificato assieme per ricordare l’attentato di Via D’Amelio. Voleva così e così sarà. E con Corrado Guzzanti, nell’ultimo mese, avevamo scherzato su un’idea per il 25 luglio che verrà… e come avrebbe detto lui: oh non sprechiamo l’occasione. Non la sprecheremo di certo Andrea. Grazie amico, grazie per tutto e per sempre. E maledizione, nulla è giusto. Ciao».