Parlare di Robert De Niro significa ripercorrere la storia del cinema dalla seconda metà degli anni ’60 ad oggi. In quasi sei decenni (dalle prime interpretazioni con il regista Brian De Palma) l’attore statunitense ha dimostrato le sue eccellenti qualità di trasformista sia dal punto di vista fisico che in quello psicologico. Allievo presso l’Actor’s Studio di New York studiò con Stella Adler e Shelley Winters. Apprese la lezione del Metodo Stanislavskij, ovvero lo stile di insegnamento della recitazione messo a punto da Kostantin Sergeevič Alekseev nei primi anni del ‘900. Il Metodo si basa sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. Il punto di svolta della sua carriera fu l’incontro con Martin Scorsese e la loro prima collaborazione nel film “Mean Street” del 1973. Già l’anno precedente si era messo in luce in “Batte il tamburo lentamente”, ma sotto la guida del cineasta italoamericano, il giovane attore affinò l’arte di entrare completamente nei suoi personaggi. Negli anni ’70 divenne uno dei più significativi attori del cinema mondiale. Memorabili le sue interpretazioni in “Il Padrino II”, “Taxi driver”, “Novecento”, “New York, New York”, “Gli ultimi fuochi” e “Il cacciatore”. Negli anni ’80 partecipò come protagonista nell’affresco di Sergio Leone “C’era una volta in America”. L’opera di Robert De Niro resta indelebile per chiunque voglia intraprendere la carriera dell’attore cinematografico.
di Alessandro Ceccarelli
Importante traguardo per una delle leggende viventi del cinema mondiale: l’attore italoamericano Robert De Niro arriva ad un traguardo importante: oggi spegne 80 candeline. L’artista nato a New York del corso della sua lunga carriera ha lavorato con i più importanti registi: da Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Micheal Cimino, Elia Kazan, Sergio Leone e Bernardo Bertolucci. Nel 1975 vinse il primo Oscar per la sua memorabile interpretazione di Don Vito Corleone in “Il Padrino II”. Nel 1981 si aggiudicò la seconda statuetta per “Toro Scatenato” in virtù della sua straordinaria performance della vita del pugile Jack La Motta. Almeno tre grandi film girati a New York con l’italoamericano Robert De Niro hanno raccontato splendori e miserie di una delle città più importanti e celebri del mondo. Stiamo parlando di “Mean Street”, “Taxi Driver” e “New York, New York”, tutti diretti da Martin Scorsese. La Grande Mela rende omaggio a Robert De Niro e gli consegna il più significativo dei riconoscimenti, le chiavi della città. Si tratta di un regalo per l’80esimo compleanno. De Niro ha ricevuto le chiavi di New York dal sindaco Eric Adams durante una cerimonia per l’apertura dell’edizione 2023 del Tribeca Film Festival, la rassegna da lui stesso fondata nel 2002 con Jane Rosenthal e Craig Hatkoff per rivalutare la zona del Lower Manhattan dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center. L’attore, di recente diventato padre per la settima volta, sarà anche festeggiato con un evento ribattezzato De Niro Con, che si svolgerà dal 29 settembre al 1 ottobre 2023 nel quartiere di Tribeca. Scorsese ha partecipato alla cerimonia e ha detto: “Lui ha visto qualcos’altro qui che io non potevo vedere. Ed è davvero un visionario perché ha visto la possibilità di una grande resurrezione di questa parte della città. È incredibile che tu abbia fatto tutto questo senza avere le chiavi fino ad ora perché solo ora hai le chiavi”. Il sindaco Eric Adams invece ha affermato: “Ti meriti questa chiave della città di New York perché hai aperto i nostri cuori per anni e per generazioni. Siamo tutti cresciuti con te. Grazie Fratello. Questa chiave per la città è per te e per tutto ciò che fai”. Infine De Niro, nell’accettare le chiavi, ha commentato: “La vera chiave della città è la sua gente. E sono onorato di accettare il riconoscimento a nome dei miei otto milioni e mezzo di vicini. Grazie. Grazie a tutti per essere venuti a godervi il festival”.