Musica: trent’anni senza il genio ribelle e anarchico di Frak Zappa

Il 4 dicembre di trent’anni fa Frank Zappa muore a 53 anni nella sua tenuta di Laurel Canyon, uno dei quartieri di Los Angeles che fu scena della controcultura degli anni ’60. Nella casa, acquistata nel 2016 da Lady Gaga per una cifra superiore a cinque milioni di dollari, c’è ancora il famoso studio di registrazione, dove Zappa registrò molti dei suoi successi e che lui stesso chiamava “Utility Muffin Research Kitchen”. E c’è la “Cripta”, un vero e proprio bunker sotterraneo in cemento armato che l’eclettico genio di Baltimora aveva fatto costruire per sistemarvi il suo archivio. Durante decenni di attività creativa frenetica, Zappa vi conservò, con la cura maniacale che lo caratterizzava, una quantità incalcolabile di incisioni inedite, bozze, filmati, registrazioni dal vivo, jam con altri musicisti celebri. Di recente è stato reperito un nastro che vede Zappa duettare con Eric Clapton, e c’è chi giura che ve ne sia addirittura uno con Zappa che suona con Jimi Hendrix. Frank Vincent Zappa nasce a Baltimora il 21 dicembre 1940 e muore a Los Angeles il 4 dicembre 1993. Considerato uno dei più grandi geni musicali del 900, è collocato al 22º posto nella lista dei migliori chitarristi di tutti i tempi secondo la rivista Rolling Stone. La sua discografia conta più di 60 album pubblicati in vita e altrettanti postumi con influenze stilistiche che toccano diversi generi musicali tra rock, blues, jazz, fusion, progressive, avanguardia, riferimenti alla musica classica, satira e cabaret. Freak Out! è il primo album dei The Mothers of Invention, gruppo guidato da Zappa, pubblicato nel 1966 dalla Verve Records. A livello musicale è un amalgama di tutto ciò che è Zappa, dall’R&B al doo-wop, dal blues al rock, fino agli arrangiamenti orchestrali. È il secondo doppio album della storia del rock, e mostra l’abilità di Zappa nel demolire, con ironia e umorismo, la società americana. L’opera è probabilmente il primo concept album della musica rock, precedendo il famosissimo Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. We’re Only in It for the Money è il terzo album dei The Mothers of Invention. Come i due predecessori, il disco mescola elementi di stili fra loro diversissimi. Non ci sono canzoni vere e proprie, ma piuttosto brevi sketch sonori simili a jingle pubblicitari, anche se sofisticati.  Pubblicato nel 1968, nel massimo fulgore dell’epoca hippie, critica fortemente i figli dei fiori e la loro filosofia. I testi parlano del perché la società induca i giovani alla droga per tenerli “sedati” in una beata incoscienza. Hot Rats è il secondo album in studio di Frank Zappa, pubblicato negli Stati Uniti il 10 ottobre 1969. Una pietra miliare nella carriera dell’artista: Zappa lascia il rock a tratti demenziale dei primi anni per creare un affresco di variazioni musicali mescolando jazz, ritmiche ossessive e complesse partiture. È il primo progetto solista di Zappa dopo lo scioglimento delle originali Mothers of Invention. Il disco non riscuote alcun successo commerciale in patria mentre in Europa ha un ottimo riscontro di pubblico diventando uno dei suoi dischi più celebri. The Grand Wazoo è il quinto album di Zappa, pubblicato nel 1972 dalla Reprise Records. Rappresenta l’ipotetico terzo capitolo della trilogia jazz-fusion che l’artista aveva iniziato con Hot Rats e proseguito con Waka/Jawaka. L’impianto strumentale è costituito in gran parte da una big band orchestrale. Quando esce Zappa è confinato su una sedia a rotelle in seguito all’aggressione subita sul palco da un fan che lo ha scaraventato nella buca dell’orchestra durante un concerto a Londra. Foto: Heinrich Klaffs – Wikicommons. Zoot Allures è il ventunesimo album di Frank Zappa, pubblicato nel 1976. Il titolo è la storpiatura di un’espressione francese (Zut alors!) che indica sorpresa e che può essere approssimativamente tradotta in italiano come Accidenti!. Il disco è uno dei più popolari di Zappa, anche perché riunisce un gruppo di musicisti di altissimo livello: Napoleon Murphy Brock, Terry Bozzio, Roy Estrada, Ruth Underwood, Ian Underwood e Bruce Fowler. L’album di maggior successo commerciale di Zappa è Sheik Yerbouti, del 1979. Il titolo è un gioco di parole: la sua pronuncia in lingua inglese è pressoché equivalente a quella di Shake Your Booty, pezzo pubblicato nel 1976 dal gruppo disco KC and the Sunshine Band. La copertina ritrae il volto di Zappa abbigliato con un tipico copricapo arabo. Èun’opera in perfetto stile zappiano, con humour, improvvisazione e riferimenti satirici. Strutturato da un’unica sequenza di brani legati tra loro, presenta principalmente pezzi eseguiti live. Jazz from Hell, pubblicato il 15 novembre 1986, è un album interamente strumentale e di impostazione rock-jazz, registrato con il sintetizzatore Synclavier, eccetto il brano St. Etienne. Un disco importante e complesso, che lascia inizialmente perplessi i fan. Con quest’album, nel 1988 Zappa vince un Grammy Award come miglior performance rock strumentale, nonostante come genere si distacchi dal classico rock. The Yellow Shark è un album dal vivo di Frank Zappa eseguito dall’orchestra tedesca Ensemble Modern e pubblicato nel 1993 dall’etichetta indipendente Rykodisc. È l’ultimo dei suoi album ad essere stato pubblicato prima della morte. Debilitato dalla malattia, il compositore contribuisce nei concerti solo in qualità di direttore d’orchestra in pochi brani. Quest’album e il successivo Civilization Phaze III, pubblicato postumo, sono da alcuni considerati tra i massimi capolavori di Zappa e un compendio della sua intera produzione.