Musica: il magico debutto dei Doors

La copertina del primo album dei Doors pubblicato nel gennaio del 1967

 

Nel 1967 uscì il primo sorprendente album del gruppo californiano capitanato da Jim Morrison

“Questa è la fine 
magnifico amico


Questa è la fine 
mio unico amico,

la fine 
dei nostri piani elaborati,

la fine 
di ogni cosa stabilita,

la fine 
né salvezza o sorpresa,

la fine 
non guarderò nei tuoi occhi… mai più”

(Dal brano “The End” (1967)

 

di Alessandro Ceccarelli

 

I Doors ‘irrompono’ nella musica californiana

Prima della pubblicazione del primo album dei Doors, la musica californiana era dominata dai Beach Boys (la risposta statunitense dei Beatles) e della musica country (Buffalo Springfield, Byrds, Joni Mitchell e poi C,S,N&Y). Il gruppo di Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger e John Desmore portò molteplici innovazioni per un gruppo rock. Innanzitutto l’importanza e la visionarietà dei testi, la teatralità drammaturgica durante gli show, la trasgressione sessuale e dal punto di vista musicale la psichedelia grazie all’impiego massiccio delle tastiere elettroniche. Prima dell’avvento dei Doors era soprattutto la chitarra il simbolo sonoro del linguaggio del rock. Con il gruppo californiano il celebre organo Farfisa divenne una peculiarità timbrica e compositiva grazie al talento di Ray Marzarek. Nonostante la band abbia avuto una vita piuttosto breve, i loro dischi, la loro musica, i loro sconvolgenti concerti sono entrati di diritto nella storia del rock e nell’immaginario collettivo. Grazie anche alla presenza scenica, trasgressiva e intellettuale di un poeta come Jim Morrison, i Doors sono tutt’ora uno dei più gruppi più significativi e innovativi della musica americana degli ultimi cinquant’anni. L’improvvisa morte di Morrison nel 1971 ha posto fine prematuramente alla carriera di questa sconvolgente rock band, mentre nel 2013 è venuto a mancare anche il tastierista e compositore Ray Manzarek.

Il nome “The Doors”, Jim Morrison lo scelse estrapolando la parola da una poesia di William Blake: “Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe agli uomini che realmente è: infinita”. Nel gruppo entrarono l’organista Ray Manzarek, l’eclettico chitarrista Robby Krieger e il talentuoso batterista John Desmore. Nel 1966 i Doors si esibivano regolarmente nei locali al Sunset Strip di Los Angeles. Sin dai primi concerti il pubblico rimase colpito dalla presenza scenica del giovane cantante. Jim Morrison mise in mostra tutta la sua teatralità nel recitare personaggi diversi per ogni canzone. Il successo fu immediato. Negli Stati Uniti era la stagione del sound di San Francisco, all’insegna quindi di “Pace & Amore” e della controcultura hippy, ma i Doors si imposero con un atteggiamento diverso, con Morrison che quasi aggrediva il suo pubblico scrivendo canzoni che parlavano di sesso, droga, rivoluzione, letteratura e morte. Nel quadriennio 1966-1969 il gruppo conobbe un’ascesa memorabile, suonando nei migliori locali di San Francisco (Matrix Club, Avalon Ballroom, Fillmore Auditorium e Winterland Arena) e New York (Ondine Discotheque, Village Theater e Scene Club) raggiungendo quasi subito le vette delle classifiche.
Nel novembre 1966, Mark Abramson diresse il film promozionale per il singolo “Break on Through (To the Other Side), la pellicola ritraeva i Doors in sala di registrazione mentre eseguono la canzone con un gioco di luci molto dark. Mentre a Los Angeles avvenne il loro debutto in Televisione allo show televisivo chiamato Boss City sul finire del 1966 e successivamente il 1º gennaio del 1967 sempre a Los Angeles i Doors si esibirono al TV show chiamato “Shebang” per promuovere il brano “Break on Through” (“To the Other Side”).

Il 15 agosto 1966 Paul A. Rothchild accompagnò Jac Holzman al Whisky per vedere i Doors, ma purtroppo per il gruppo evidentemente non era giornata, ed egli assistette ad una delle peggiori esibizioni della sua vita, così Rothchild rimase a Los Angeles per qualche giorno per assistere nuovamente ad un concerto dei Doors, dopo quella brutta esibizione Paul A. Rothchild assistette ad una delle migliori performance musicali della sua vita – come racconterà in seguito. Dopo quel secondo concerto, Holzman insieme a Rothchild contattarono il gruppo non esitando a confessare di essere rimasti fortemente impressionati dallo spettacolo e che Rothchild consiglierà immediatamente all’Elektra di assumerli. Il suo entusiasmo è così contagioso che Holzman propose un contratto discografico la sera stessa del provino, i Doors sono entusiasti ma l’esperienza con la Columbia li rende più cauti e li spinge a pensarci su qualche giorno. Holzman tornò a New York e i quattro si rivolsero ad un avvocato, su suggerimento del padre di Robby Krieger, e si accordarono con Max Fink, che li rappresenterà per tutta la carriera. Il 21 agosto 1966 i Doors si esibirono per l’ultima volta al “Whisky a Go Go” come band di casa, aprirono lo show con una sinistra versione del brano The End, Morrison inserì il passaggio edipico nel bel mezzo della canzone e così i Doors vennero licenziati la sera stessa.

 

Il quartetto californiano dei Doors in concerto

1967: “The Doors”

Tra il 1965 e il 1966 dopo essersi fatti conoscere nei piccoli locali della costa californiana il gruppo venne notato dal produttore Paul Rothchild che intuite le potenzialità artistiche e commerciali li mise sotto contratto per la Elektra Record. Il primo album dei Doors venne registrato in soli otto giorni negli studi di registrazione Sunset Sound di Los Angeles. I quattro musicisti appaiono immediatamente maturi e concentrati nelle composizioni e nella scaletta dei brani. Nel disco ci sono diversi classici che saranno sempre suonati dal vivo come “Break on through”, “The Crystal Ship”, “Back door man” e due veri e propri capolavori come la pischedelica “Light my fire” e la straordinaria “The End”. Questi due ultimi brani rappresentano al meglio il linguaggio sonoro dei Doors e la complessità delle storie raccontate da Jim Morrison. L’album raggiunse il secondo posto nella classifica Statunitense, mentre il singolo “Light my fire” il 29 luglio del 1967 agguantò la primo posizione negli Usa per tre settimane. Ad oggi si calcola abbiam venduto quasi venti milioni di copie in tutto il mondo. In particolare negli Usa quattro dischi di platino, idem in Canada, tre in Francia, due in Gran Bretagna, uno in Svizzera e uno in Germania.

 

FORMAZIONE

Jim Morrison: Voce

Ray Manzarek: Organo Farfisa, Organo Vox Continental, pianoforte, pedaliere bassi

Robby Krieger: Chitarra elettrica Gibson ‘Diavoletto’, basso elettrico.

John Desmore: Batteria e percussioni.