Michael Caine dice addio al cinema: “Ho 90 anni, sono in pensione”

L’attore inglese Michael Caine, 90 anni, ha confermato di essersi ritirato dalle scene, dopo l’uscita del suo ultimo film. La leggenda del cinema ha recitato in ‘The Great Escaper’ al fianco di Glenda Jackson, che ha completato il film mesi prima della sua morte, avvenuta nel giugno scorso. Il film è racconto di quanto accaduto davvero in occasione del 70° anniversario dallo sbarco in Normandia, quando il veterano del D-Day Bernard fuggì dalla casa di riposo dove viveva con la moglie per riunirsi agli altri veterani di guerra e commemorare i compagni caduti. Sir Michael Caine aveva già manifestato l’intenzione di ritirarsi, ma spesso è stato tentato di tornare indietro. Ma parlando con la Bbc, ha ammesso: “Adesso sono in pensione. Ho pensato: ho fatto un film da protagonista e ho ricevuto recensioni incredibili… Cosa potrei fare per superarmi?” In effeti, le recensioni sono state ottime: il Guardiana ha parlato di “una performance burbera e straziante” da parte di Caine mentre Radio Times ha sottolineato che “interpreta il suo ruolo con completa dignità”. “Le uniche parti che potrei ottenere adesso sono uomini di 90 anni. O forse 85”, ha scherzato con la presentatrice Martha Kearney. “Non saranno i protagonisti. Non ci sono uomini protagonisti a 90 anni, ci saranno ragazzi e ragazze giovani e belli. Quindi ho pensato, potrei anche andarmene con tutto questo”.La star ha ammesso di aver rifiutato tre volte il suo ultimo film prima di dire finalmente sì, perché si considerava già in pensione. E di aver rifiutati altri film anche dopo ‘The Great Escaper. “In realtà mi è stata inviata una sceneggiatura, l’ho guardata e poi ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima. Ho contato quante pagine avevo, rispetto al numero di pagine della sceneggiatura”, ha spiegato. “Ed erano 15 [pagine di dialogo] in una sceneggiatura di 99 pagine. E ho pensato: non lo farò. Potrei fare una piccola parte e ricevere una recensione negativa… Perché non andarmene adesso? Quindi me ne sono andato. Mi sono ritirato”. Ma a quanto pare solo dalla recitazione, perché l’attore pubblicherà anche un romanzo il mese prossimo, un thriller intitolato ‘Deadly Game’. E alla domanda su come stia vivendo la vecchiaia, ha risposto: “Continuo a cogliere ogni secondo, anche se ho 90 anni”. L’attore inglese Michael Caine, 90 anni, ha confermato di essersi ritirato dalle scene, dopo l’uscita del suo ultimo film. La leggenda del cinema ha recitato in ‘The Great Escaper’ al fianco di Glenda Jackson, che ha completato il film mesi prima della sua morte, avvenuta nel giugno scorso. Il film è racconto di quanto accaduto davvero in occasione del 70° anniversario dallo sbarco in Normandia, quando il veterano del D-Day Bernard fuggì dalla casa di riposo dove viveva con la moglie per riunirsi agli altri veterani di guerra e commemorare i compagni caduti. Sir Michael Caine aveva già manifestato l’intenzione di ritirarsi, ma spesso è stato tentato di tornare indietro. Ma parlando con la Bbc, ha ammesso: “Adesso sono in pensione. Ho pensato: ho fatto un film da protagonista e ho ricevuto recensioni incredibili… Cosa potrei fare per superarmi?” In effeti, le recensioni sono state ottime: il Guardiana ha parlato di “una performance burbera e straziante” da parte di Caine mentre Radio Times ha sottolineato che “interpreta il suo ruolo con completa dignità”. “Le uniche parti che potrei ottenere adesso sono uomini di 90 anni. O forse 85”, ha scherzato con la presentatrice Martha Kearney. “Non saranno i protagonisti. Non ci sono uomini protagonisti a 90 anni, ci saranno ragazzi e ragazze giovani e belli. Quindi ho pensato, potrei anche andarmene con tutto questo”.La star ha ammesso di aver rifiutato tre volte il suo ultimo film prima di dire finalmente sì, perché si considerava già in pensione. E di aver rifiutati altri film anche dopo ‘The Great Escaper. “In realtà mi è stata inviata una sceneggiatura, l’ho guardata e poi ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima. Ho contato quante pagine avevo, rispetto al numero di pagine della sceneggiatura”, ha spiegato. “Ed erano 15 [pagine di dialogo] in una sceneggiatura di 99 pagine. E ho pensato: non lo farò. Potrei fare una piccola parte e ricevere una recensione negativa… Perché non andarmene adesso? Quindi me ne sono andato. Mi sono ritirato”. Ma a quanto pare solo dalla recitazione, perché l’attore pubblicherà anche un romanzo il mese prossimo, un thriller intitolato ‘Deadly Game’. E alla domanda su come stia vivendo la vecchiaia, ha risposto: “Continuo a cogliere ogni secondo, anche se ho 90 anni”. Apparso in oltre cento pellicole e attivo sul grande schermo dal 1956, è uno dei volti più noti del cinema britannico, grazie alla versatilità in ruoli da protagonista e da caratterista: tra le sue interpretazioni più note, quella nel ruolo della spia inglese Harry Palmer in Ipcress (1965), Funerale a Berlino (1966), Il cervello da un miliardo di dollari (1967), All’inseguimento della morte rossa (1995) e Intrigo a San Pietroburgo (1996), personaggio descritto come “agente segreto ombroso, silenzioso […] antitesi del coevo James Bond”[3]. Raggiunge la notorietà internazionale negli anni sessanta con Alfie (1966) di Lewis Gilbert, e bissa il successo nel decennio successivo con pellicole quali Carter (1971), L’uomo che volle farsi re (1975) e Quell’ultimo ponte (1978). In età matura, dagli anni ottanta, riceve i principali riconoscimenti della carriera, un BAFTA Award e un Golden Globe per Rita, Rita, Rita (1983) e il primo dei due Oscar, grazie al ruolo di Elliot in Hannah e le sue sorelle di Woody Allen (1986). Riceve un secondo premio Oscar come miglior attore non protagonista per l’interpretazione di un medico in Le regole della casa del sidro (1999). Ha interpretato Alfred Pennyworth, il maggiordomo di Bruce Wayne/Batman nella trilogia del cavaliere oscuro diretta da Christopher Nolan. È apparso anche in altri film di Nolan: The Prestige (2006), Inception (2010), Interstellar (2014), in un cameo vocale in Dunkirk (2017) e in Tenet (2020). Insieme a Jack Nicholson e a Paul Newman è uno dei soli attori nella storia a essere stati candidati ai premi Oscar per film prodotti in cinque decenni: negli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e duemila. Nel 1992 Caine è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla regina Elisabetta II come riconoscimento al suo contributo nella storia del cinema. Nel 2000 è stato nominato cavaliere.