Musica: un anno fa ci lasciava il grande Keith Emerson

PREFAZIONE: Keith Emerson (1944-2016) un anno dopo

di Alessandro Ceccarelli

Esattamente un anno fa ci lasciava un grande musicista e compositore del rock. Keith Emerson, pianista e tastierista molto popolare negli anni ’70 si toglieva la vita a 71 anni con un colpo di pistola alla tempia. Il motivo di una scelta così tragica e radicale non è mai stato chiarito. Con molta probabilità il musicista inglese non reggeva più l’impossibilità di suonare in maniera virtuosistica con la mano destra per una serie di gravi problemi ai legamenti che lo attanagliavano da molti anni. Dopo aver subito varie operazioni l’uso del braccio e delle dita era evidentemente deficitario per un pianista di enorme talento come lui. Della mano sinistra riusciva a suonare solo con due dita. Un limite inaccettabile per un perfezionista come Keith Emerson. Ad un anno di distanza ci sembra doveroso ripercorrere la carriera di uno dei più innovativi musicisti e compositori degli ultimi cinquant’anni.

il tastierista inglese Keith Emerson durante un concerto della prima metà degli anni ’70

 

UNA CARRIERA LEGGENDARIA

E’ stato senza ombra di dubbio uno dei migliori musicisti espressi dalla musica rock. Portò al successo internazionale due gruppi, prima i Nice negli anni sessanta e poi gli Emerson, Lake & Palmer nel decennio successivo. Prima di lui lo strumento simbolo del rock era la chitarra grazie all’opera di Jimi Hendrix, Eric Clapton, Jeff Beck e Jimmy Page. Con l’affermazione di Keith Emerson, entrano prepotentemente in primo piano strumenti come l’organo Hammond, il sintetizzatore Moog, il pianoforte e nel corso degli anni altri modelli di tastiere elettroniche.

Keith Emerson è stato fondamentale per il progressive rock, ovvero la fusione tra gli elementi del rock (rock’n’roll e blues) e la musica classica. Si può tranquillamente affermare che la discografia dei Nice e degli E, L & P fu propedeutica per far conoscere e far amare al pubblico compositori come Bach, Bartok, Mussorgsky, Prokofiev, Joplin, Chopin, Tchaikovsky, Sibelius, Copland e Dvorak. Keith Emerson è un musicista poliedrico, eclettico, caratterizzato da una vasta padronanza di stili e influenze. Oltre ad amare il patrimonio classico da Bach sino ai contemporanei, possiede spiccate attitudini all’improvvisazione jazzistica.

Nato il 2 novembre del 1944 nella cittadina inglese di Todmorden, nello Yorkshire, Emerson da bambino si trasferì con la famiglia a Worthing, Sussex, dove crebbe e iniziò a sviluppare la propria passione per il pianoforte. All’età di quattro anni iniziò lo studio del piano. Dagli otto ai quattordici anni prese lezioni di teoria e composizione. Le sue prime intuizioni pianistiche nacquero dall’ascolto delle big band americane e dal forte interesse verso Johann Sebastian Bach, Sergej Prokof’ev, Dave Brubeck e Art Tatum. Già in prima adolescenza mise in evidenza il suo portentoso talento con un trio jazz che emulava il jazz americano di matrice nera; successivamente acquisì popolarità nel suo primo gruppo ufficiale, i T-Bones (in origine Gary Farr & the T-Bones and The Vips) con cui realizzò il primo disco 33 giri (l’unico del gruppo con titolo omonimo).

 

KEITH EMERSON CON I NICE

Emerson giunse alla notorietà come organista e pianista dei Nice a partire dal maggio del 1967. Il gruppo fu formato da Emerson come band di supporto su incarico della cantante P.P.Arnold, con la condizione che la band avesse da protagonista una parte degli spettacoli. La band, che iniziò a lavorare autonomamente alla fine dell’estate del 1967, amava mescolare il rock con la musica classica senza disdegnare incursioni nel jazz, con delle parentesi rumoristiche (esercitate con l’organo Hammond) e aggiungendo forti elementi psichedelici, elementi che a posteriori possono far considerare i Nice come uno dei primi gruppi progressive rock al mondo. Fu anche e soprattutto grazie al rifacimento della canzone America di Leonard Bernstein, che i giornalisti e il pubblico notarono la sua grande bravura. Ben presto i media internazionali si resero conto che Emerson era un autentico talento delle tastiere, maestro nell’uso dell’organo e del pianoforte. La sua singolarità e popolarità porterà i discografici della PolyGram a pubblicare qualche anno dopo lo scioglimento del gruppo una raccolta (comprendente gli ultimi due album coi brani in ordine diverso) con il titolo Keith Emerson with the Nice.

KEITH EMERSON CON GREG LAKE E CARL PALMER

Dopo quattro album realizzati (il quinto, Elegy, uscirà dopo lo scioglimento), nella primavera del 1970 i Nice si sciolsero ed Emerson fondò un nuovo gruppo con altri due musicisti che già godevano di una certa fama: Greg Lake (chitarrista-cantante-bassista), proveniente dai King Crimson di Robert Fripp, e Carl Palmer (batteria-percussioni), proveniente dagli Atomic Rooster di Vincent Crane. Nacquero così gli Emerson Lake and Palmer, che divennero uno dei più significativi gruppi di rock progressivo degli anni settanta. Nel corso della loro carriera hanno venduto quasi 40 milioni di album. Essenzialmente legato al piano e all’organo Hammond C3 nel primo disco, a partire dal secondo album, Tarkus, Emerson si circondò di un vero e proprio muro di tastiere elettroniche, tra cui il monumentale sintetizzatore monofonico modulare Moog III C realizzato appositamente per lui dall’ingegnere elettronico statunitense Robert Moog, sviluppando contemporaneamente una presenza scenica notevole. Egli fu il primo musicista a suonare dal vivo un Moog, strumento fino ad allora utilizzato unicamente in studio. Restano famose le performance durante le quali Emerson si gettava a terra tirandosi l’Hammond L100 sulla pancia e suonandolo al contrario, oppure tirando coltellate alle sue tastiere, il tutto continuando a suonare. Con il trio Keith Emerson ha venduto oltre quaranta milioni di copie in tutto il mondo. Album come “E, L &P” (1970) “Pictures at an exhibition” (1971) , “Tarkus” (1971), Trilogy” (1972) e “Brain Salad surgery” (1973) sono testimonianze indelebili del suo sforzo di coniugare vari linguaggi, influenze e nuove sonorità. La musica scritta da Keith Emerson era sempre caratterizzata da tempi complessi, spesso dispari e sofisticati arrangiamenti che facevano di lui un vero e proprio artigiano e perfezionista. Sia in studio che dal vivo Emerson, Lake and Palmer offrivano sempre il massimo delle loro potenzialità tecniche, espressive e improvvisative. Con l’avvento del punk e della disco music nella seconda metà degli anni Settanta, iniziò il declino del trio. Dopo l’eccellente e ambizioso doppio album “Works” (1977) apparve chiaro che i rapporti fra i tre musicisti cominciavano ad essere tesi. Il discutibile “Love beach” (1978), un album registrato solo per rispettare gli impegni contrattuali consacrò la crisi della musica espressa dal trio. Dopo la pubblicazione del live “In Concert” (1979) Il trio annunciò lo scioglimento ufficiale. I tre musicisti tentarono con scarso successo le rispettive carriere soliste.

CARRIERA SOLISTA E REUNION CON LAKE E PALMER

Dopo aver raccolto successi a piene mani, verso la fine degli anni settanta il gruppo si sciolse ed Emerson si lanciò in una carriera solista che lo portò, tra l’altro, a comporre colonne sonore. La più celebre è quella del film Inferno (1980) di Dario Argento. Già ai tempi di ELP, comunque, Emerson aveva realizzato un singolo di grande presa, in stile Honky Tonk, (Honky Tonk Train Blues ) del pianista americano Meade “Lux” Lewis e un secondo (Maple Leaf Rag inciso nei primi del Novecento da Scott Joplin – autore tra l’altro di The Entertainer, main title del film La stangata -, ribattezzato Odeon Rag che deve il suo successo anche al fatto di essere stato la sigla del programma televisivo Odeon della televisione italiana. Durante gli anni ottanta Emerson si riavvicinò agli altri due membri di ELP. Il primo progetto, con Greg Lake e lo scomparso batterista metal Cozy Powell, (formando un gruppo che intenzionalmente i tre chiamarono Emerson, Lake & Powell, portando alla “risurrezione” della sigla ELP) portò ad un riuscito album in pieno filone progressive nel 1986 e ad un tour negli Stati Uniti. Il secondo, chiamato Three, col polistrumentista statunitense Robert Berry e Carl Palmer portò alla realizzazione di un album invece orientato al pop, che ebbe scarsissimo successo e che anch’esso fu seguito da un tour. Durante il 1991 i tre membri di ELP si riunirono, avendo inizialmente in programma la scrittura di una colonna sonora. I buoni risultati delle session in studio li portarono invece alla realizzazione di un album e ad un tour mondiale che durò, con ottimo successo, dall’estate del 1992 alla primavera del 1993. Durante la metà degli anni novanta, Keith Emerson ebbe un periodo di profonda crisi, iniziata con la separazione dalla moglie. Emerson viveva in una casa, di sua proprietà, precedentemente abitata da J.M. Barrie, il creatore del personaggio di Peter Pan. Al momento del divorzio, la moglie ricevette tutta la proprietà e tutti i fondi dal matrimonio, stimati attorno a 10 milioni di sterline. A seguito di ciò Emerson si spostò negli USA, ospite del suo amico e tecnico delle tastiere Will Alexander, al quale rimarrà affezionato negli anni a seguire. Nello stesso periodo gli fu riscontrata una malattia al braccio destro (compressione del nervo ulnare, forse dovuta anche al suo modo energico di suonare il pianoforte) che per un certo periodo gli rese difficile, se non quasi impossibile, l’utilizzo dell’arto. L’operazione chirurgica cui si sottopose nel 1994 andò comunque a buon fine e nel 1996, una volta ripresosi, il tastierista ritornò in tour con ELP. Successivamente, nel 1997, ci fu un tour mondiale ma, dopo il tour del 1998, nel quale condivisero gli spettacoli con Dream Theater e Deep Purple), ELP si sciolse. La reunion dal vivo avvenne, quindi, nel 2010, al Victoria Park di Londra, nella giornata del 25 luglio dell’High Voltage Festival.Nel settembre del 2011 Emerson ha avviato una collaborazione con il noto direttore d’orchestra Terje Mikkelsen e la Munich Radio Orchestra per una reinterpretazione in chiave orchestrale e sinfonica delle composizioni degli ELP e della Keith Emerson Band. L’ultima apparizione dal vivo di Keith Emerson fu nel 2014 con l’amico Greg Lake in un concerto per ricordare la loro casa discografica Manticore.

Il 10 marzo dello scorso anno si tolse la vita, non aveva ancora compiuto 72 anni.

 

Keith Emerson ritratto nel 1972 con l’enorme sintetizzatore Moog Modular III

 

Keith Emerson con Greg Lake e Carl Palmer nel 1974

 

STRUMENTAZIONE di Keith Emerson (1967-2010)

Pianoforte a coda Steinway

pianoforte verticale honky tonk

pianoforte Yamaha CP-70 (tour mondiale Works 1977-78)

Organo Hammond C3

Organo Hammond L100

Organo di chiesa a canne (E,L& P e Pictures at an exhibition)

Honher Clavinet D6

Clavicembalo acustico (Brain Salad Surgery)

Celeste (Tarkus)

Zoukra (Trilogy)

Sintetizzatore mini moog

sintetizzatore moog modular IIIC

sintetizzatore polifonico a due tastiere moog Apollo constellation (“Brain salad surgery” e il tour mondiale 1973-74)

sintetizzatore polifonico a tre tastiere Yamaha GX-1 (“Works” e “Love Beach”)

sintetizzatori polifonico Korg Ps-3100 e Ps-3300 (Love Beach)

sintetizzatore polifonico Korg Oasys (Black Moon 1992-1994)

sintetizzatore polifonico Korg Triniton (Black Moon 1992-1994- 1998)

Sintetizzatore Korg Triniton Extreme workstation (2010)

 

 

DISCOGRAFIA

CON I NICE

 

CON EMERSON, LAKE AND PALMER

 

 

KEITH EMERSON