Musica in lutto per la scomparsa di Ryuichi Sakamoto, premio Oscar per “L’ultimo imperatore”

Addio a Ryuichi Sakamoto, il grande musicista e compositore giapponese che nel 1987 vinse l’Oscar per la colonna sonora del film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. L’artista è morto all’età di 71 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì. L’entourage di Sakamoto ne ha annunciato la morte attraverso i profili social dell’artista, senza specificare i motivi del decesso. Il sito giapponese “Kyodo News” ricorda però che il compositore nel giugno 2022 aveva rivelato di aver incontrato contro un cancro al quarto stadio.

L’Oscar per “L’ultimo imperatore” 

Nativo di Tokyo, il grande compositore e pianista giapponese è considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale Dei suoni elettronici dell’Occidente. Nella sua carriera ha anche recitato nel film di guerra del 1983 “Buon Natale, signor Lawrence” e ha vinto un Oscar e un Grammy per la colonna sonora del film del 1987 “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. Con il suo interesse per le questioni ambientali e di pace, Sakamoto è stato coinvolto nel movimento contro l’energia nucleare negli ultimi anni sulla scia del disastro nucleare di Fukushima del 2011 innescato da un terremoto e uno tsunami. L’influenza dei Beatles Figlio di Kazuki Sakamoto, rinomato editore della casa editrice Kawade Shobo Shinsha, Sakamoto ha iniziato a studiare scrittura musicale all’età di 10 anni ed è rimasto affascinato dai Beatles e da Debussy. Come studente delle superiori alla fine degli anni ’60, ha partecipato a manifestazioni studentesche. Successivamente, in un’intervista, ha rivelato che questa esperienza “era al centro di ciò che sono”.
 Il techno pop con gli YMO Nel 1978 Sakamoto formò gli YMO (Yellow Magic Orchestra) con Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi. La loro musica futuristica techno-pop, che faceva pieno uso di sintetizzatori, era in sintonia con i tempi della fine degli anni ’70, quando il film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e il gioco arcade “Space Invaders” divennero dei grandi successi . È considerato tra i pionieri della fusione tra la musica etnica orientale e le sonorità elettroniche occidentali. La sua vasta discografia solista (che include oltre settanta titoli diversi) spazia fra numerosi generi quali pop, musica elettronica, ambient, bossa nova, world music e musica neoclassica.
 
La carriera cinematografica 

Dopo l’esperienza con gli Yellow Magic Orchestra, Sakamoto ha successivamente inaugurato la carriera solista ed è diventato compositore di note colonne sonore cinematografiche, alcune delle quali, come “Furyo”, “L’ultimo imperatore” e “Il tè nel deserto”, hanno ottenuto fama mondiale e premi prestigiosi.  Celebre il suo interesse per le questioni ambientali e le sue assidue frequentazioni alle manifestazioni per la pace. A seguito del disastro di Fukushima del 2011, Sakamoto è stato anche attivamente coinvolto nel movimento che si opponeva all’utilizzo dell’energia nucleare. I suoi funerali si sono svolti in forma privata, ha riferito la sua agenzia. A inizio anno, un altro membro fondatore della band YMO, il batterista Yukihiro Takahashi, era morto a causa di una polmonite.